la notizia è molto interessante !!! .... una leggenda del Passo del Giovo racconta di pastori che giocavano a qualcosa di molto simile con le monete prese ai caduti del 1800.... probabile che il gioco fosse praticato anche in Liguria con qualche variante.... in particolare per i francesi forse la probabilità di avere qualche soldo in saccoccia è più alta di quanto non si pensi
queste sono tutte state ritrovate in quel contesto
Ottimo contributo Luca personalmente ero più propenso nel concepire l'utilizzo di pedine in piombo, ma l'intervento di Marco e ora il tuo confermano l'uso anche di monete Giusto anche pensare che data la forte penetrazione nel territorio da parte dell'esercito francese questo passatempo potesse essere praticato anche a livello popolare L'origine del tuo intervento potrebbe essere preso come spunto per creare una nuova sezione , la sezione "storie e leggende popolari"... penso che molti di noi siano venuti a conoscenza di notizie, fatti e avvenimenti tramandati da padre in figlio e ormai destinati all'oblio. Prese così, con il beneficio dell'inventario -lo si sa che alcune sono vere, altre frutto di fantasia (e ovviamente non mi riferisco alla tua fonte)- e con la personale capacità di ognuno di noi di esprimerle in forma scritta, per approfondire meglio le tante ripercussioni del periodo a noi caro, e perché no, anche per il piacere di condividerle con gli altri.
in vecchi interventi qualcuno si interrogava su cosa fossero e a cosa servissero certi dischetti regolari di piombo della dimensione di circa cinque centimetri e dello spessore di qualche millimetro. Il bravissimo Pogo li aveva identificati come "palets", ovvero componenti di un gioco molto diffuso ancora oggi in certe regioni della Francia. Non ricordo se aveva supportato l'ipotesi con altro materiale (nel caso chiedo venia per il doppione)
"Le palet de terre se joue principalement dans le sud Maine et Loire, le nord Deux-sèvre et en Vendée. Les "petits" sont placés à 11 mètres l'un de l'autre. Ainsi lorsque l'on termine un coup il suffit de se retourner et on joue sur le petit qui servait de marque au coup précédent. Chaque joueurs possèdent sa propre paire de palets, le diamètre du palet dépendant de la taille de la main et son poids de la force du joueur. On peut facilement imaginer qu'il est plus aisé de "tirer" un palet adverse quand le sien est plus lourd, mais il est aussi plus difficile de bien viser... On peut jouer avec deux, trois ou quatre joueurs par équipe. Les parties se jouent en 15 pts".
Naturalmente per le pedine -come per i dadi- venivano utilizzate le palle da fucile, schiacciate fino a diventare piatte e sottili.
Qui si vede come si gioca tutt'ora:
Esistono diverse versioni del Jeux de Palets. Una delle forme più diffuse si gioca verso una piattaforma di legno o di piombo collocata a circa 11 metri dai giocatori, ma è diffusa anche la versione su terra. Sicuramente quella utilizzata dai soldati francesi nelle lunghe giornate di inattività. Un modo per rivivere qualcosa che aveva a che fare con le loro origini, prima di partire per marce, trasferimenti o battaglie spesso senza ritorno.
E' la guancia di un tipico coltellino da tascaprodotto dalla coltellerie Coursolle ( o una delle tanti imitatrici ) tipiche sono in questi coltellini, le guancette in lamierino di ottone, "deposè" sta per "marchio depositato" ossia una sorta di "copyright" . La fabbrica produce ancora adesso . Epoca primi decenni del '900, le raffigurazioni sono molto varie: sportive, militari ecc. ..
Eccone uno a tema:
Grande Alessio! Tempestivo, preciso ed esauriente come sempre
Ciao Gio, recente di quanto tu pensi? Il lamierino sembra parecchio datato. Per De Rosa intendi la coltelleria che si trova su internet? Escludo, è sicuramente più datato. Grazie per l'intervento
CITAZIONE (pogoildritto @ 22/5/2013, 20:11)
"DEPOSE' "
Ciao Alessio, questa scritta può avere un significato? Domanda stupida ma giusto per capire
Ciao a tutti, grazie all'amico Obs sono riuscito a stabilire che si tratta quasi certamente della placchetta di rivestimento di un coltello Dimensioni: cm. 9,8 per 2 di larghezza-materiale: lamina metallica. A parte la forma dei cannoni e la scritta "Dipos" o "Depos" -voi cosa ci leggete?- la particolarità di questo pezzo risiede nell'uniforme del soldato effigiato, e soprattutto nel berrettone che porta in testa Sarò per caso andato fuori periodo?!?
girovagando per il net mi sono imbattuto in questo dipinto del pittore francese Jean-Léon Gérôme , eseguito nel 1867. Lo inserisco perché lo giudico un dipinto eccellente ed anche perché esce dalla consueta iconografia napoleonica.
Grazie Paolo, grazie Cristina! Il momento non è dei più favorevoli ma cerco lo stesso di approfittarne, anche per svagarmi un pò. Per Luca: bè, andando a memoria, direi che te li porti moooolto beeeene
...stremato dagli stenti e dalla fatica e magari anche ferito. Costretto in nome di ideali certamente poco chiari ad arrampicarsi su per uno dei tanti "rivassoni" !