Interessante: impiego degli aerostati, già alla fine del XXViI secolo

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view post Posted on 7/4/2012, 10:26
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Ecco allora un mio piccolo contributo, anche se forse un po' scontato. Tratto da Storia dell'aviazione, vol. I, Milano, 1973:

CITAZIONE
Conosciamo la data di nascita dell'aviazione militare: è il 2 aprile 1794, quando viene costituita in Francia la 1° Compagnia aerostieri. E' sorta soprattutto per le pressioni di un giovane deputato, il fisico Guyton, che ha genialmente intuito le numerose possibilità di applicazione dell'aerostato. Sembra che i manifestini recanti il testo della costituzione francese, disseminati il 18 luglio 1791 su Parigi e dintorni, siano stati lanciati da bordo di un pallone e proprio da Guyton. Cinquantasette anni più tardi, durante le Cinque Giornate di Milano, gli insorti avranno la stessa idea per diffondere nelle campagne lombarde proclami incitanti alla rivolta contro gli austriaci. [...] Nel maggio del 1794, all'assedio di Maubeuge, la Compagnia aerostatieri riceve il battesimo del fuoco. Tutti i giorni i difensori della piazzaforte sollevano un aerostato fino a 500 metri di altezza per osservare la disposizione delle truppe austriache; e analogamente avviene a Charleroi, qualche settimana dopo. Si narrano molti aneddoti sulle reazioni dei vecchi militari nei confronti della nuova arma da guerra; si dice che un comandante nemico ha invitato i francesi a prendere visione degli schieramenti avversari recandovisi di persona, purchè non continuino a rischiare vite umane a bordo di quel trabicolo squassato dal vento. La verità è che non appena l'aerostato appare dietro le mura di Maubeuge un nutrito fuoco di artiglieria tenta di distruggerlo. [...]
Gli aerostati di Napoleone
L'impiego degli aerostati in questa occasione e nella successiva battaglia di Fleurus (26 giugno 1794) è così entusiasmante che viene costituita una seconda Compagnia di aerostieri; inoltre il 31 ottobre di quello stesso 1794, è aperta a Meudon la prima scuola aeronautica militare del mondo. Gli aerostieri partecipano a molte delle campagne napoleoniche (come in Italia, per esempio, nel 1796) e subiscono anche delle perdite. Ad Aboukir, nel disastro della flotta francese attaccata da Nelson, cola a picco tutto il materiale della prima compagnia, destinato alle operazioni in Egitto (1° agosto 1798). Nel periodo succesivo avviene una certa evoluzione del pallone frenato, ma soltanto per quanto riguarda le dimensioni. I militari continuano ad interessarsene, e la Francia è sempre all'avanguardia; nel 1830 un aerostato viene impiegato in Algeria, nel 1859 ne viene inviato un altro in Italia con l'armata di Napoleone III per la guerra contro gli austriaci. Sono questi ultimi, però, a tentare l'impiego più originale del pallone. Durante l'assedio di Venezia (1849) lanciano contro la città numerosi aerostati forniti di bombe incendiarie: una miccia a tempo dovrà far cadere la bomba esattamente sulla cità. I veneziani trovano però un insperato alleato nel vento, che soffia costantemente contro le linee austriache, sospingendo indietro i palloni.

Ed ecco dallo stesso testo un'immagine dell'aerostato di Coutelle impiegato il 26 giugno 1794 a Fleurus.

 
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view post Posted on 8/4/2012, 21:40
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credo che il problema principale al tempo fosse ottimizzare il generatore di aria calda
(praticamente un fuoco acceso) anche se leggo vi furono esperimenti con gas idrogeno
(chissa come facevano a stoccarlo?)
 
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view post Posted on 9/4/2012, 18:46
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LA LIBERTE L'EGALITE VOILA NOS SEULES DIVINITES

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Non mi resta che aggiungere qualche immagine ..

Ancora Fleurus:










Ed ecco la più interessante per noi, questa è la ricostruzione delle divise degli aerostieri di fine '700 :

 
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view post Posted on 11/4/2012, 21:42
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Nell'ultima foto si vede una ciminiera fumante e un soldato (o civile?) che la alimenta da una catasta di legna. Dal contesto della foto si evince che fosse il sistema usato per riempire l'aerostato di aria calda. Ingegnoso e dispendioso per impedire che dentro all'aerostato arrivasse aruia troppo calda. Così come si nota che l'equipaggio, per non caricarlo di troppo peso, fosse composto di massimo tre soldati. Con i relativi pesi di bilanciamento.
 
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view post Posted on 11/4/2012, 22:23
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Sfogliando qua e là ho trovato un'altra immagine relativa alla battaglia di Fleurus.

 
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view post Posted on 12/4/2012, 21:41
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CITAZIONE (emmedi12 @ 11/4/2012, 22:42) 
Nell'ultima foto si vede una ciminiera fumante e un soldato (o civile?) che la alimenta da una catasta di legna. Dal contesto della foto si evince che fosse il sistema usato per riempire l'aerostato di aria calda.

ma sì il libro dei FUNCKEN del 1988 fa parte della mia biblioteca (ma non lo ricordavo più non è un buon segno :huh: ) (inoltre a pag 128 c'è anche il telegrafo ottico) adesso leggo e poi vi dico :blink:

udite! a Fleurus l'aerostato era ad idrogeno !!!! furono necessarie parecchie settimane per allestire il forno (!) e le attrezzature utili per garantire i 523 m3 di idrogeno indispensabili per il suo funzionamento! Gli osservatori utilizzavano le lanterne disposte du tre file per segnalare a terra. pare che l'esito della battaglia sia dipeso da quei segnali ma che Jourdan non abbia gradito spartire la vittoria con la compagnia degli aerostiers.
 
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view post Posted on 12/4/2012, 22:08
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Grazie Luca,
non si può certo dire che all'epoca mancasse l'ingegno! Interessante anche l'uso delle lanterne, una specie di telegrafo ottico "portatile" in volo!.
Certo che quei due o tre osservatori lassù in alto dovevano essere ben ardimentosi... per caso hai qualche particolare sulle tecniche costruttive degli aerostati in questione?
 
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view post Posted on 12/4/2012, 22:29
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sempre secondo la stessa fonte furono costruiti 40 palloni sino al 1799 quando il corpo degli aerostiers fu abolito . nel 1795 una compagnia intera fu presa prigioniera dagli austriaci (con il loro pallone)
e ci credo !!! non era facile scappare con tutto il forno ciminiera etc etc
nel 1798 una compagnia andò in Egitto ma tutto il materiale fu perduto nella battaglia di Aboukir ad eccezione dell'enveloppe (il telone?) da solo non più utilizzabile
 
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view post Posted on 12/4/2012, 22:41
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CITAZIONE (adorian @ 12/4/2012, 23:29) 
sempre secondo la stessa fonte furono costruiti 40 palloni sino al 1799 quando il corpo degli aerostiers fu abolito . nel 1795 una compagnia intera fu presa prigioniera dagli austriaci (con il loro pallone)
e ci credo !!! non era facile scappare con tutto il forno ciminiera etc etc
nel 1798 una compagnia andò in Egitto ma tutto il materiale fu perduto nella battaglia di Aboukir ad eccezione dell'enveloppe (il telone?) da solo non più utilizzabile

Grazie Luca :D
 
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view post Posted on 16/4/2012, 21:01
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torno sull'argomento poichè mi ero posto il problema della produzione (in questo caso dell'idrogeno) del gas necessario e dell'eventuale stoccaggio ecco cosa ho raccolto con un poco di tempo a disposizione :
l'idrogeno veniva prodotto "sul campo" ovvero grossomodo al piede della perpendicolare dell'aerostato e non poteva essere stoccato. gli aerostati erano frenati ed il loro compito era quello di osservare (tramite l'equipaggio) i movimenti del nemico che venivano trasmessi al suolo presso un posto di ricezione mediante un sistema di segnalazione ad hoc. La fonte dell'idrogeno (che sappiamo è più leggero dell'aria e permette la levitazione dell'aerostato) era data da una specie di fornace sempre in attività quando l'aerostato era levato. Il gas veniva prodotto facendo reagire acido solforico con limatura di ferro in un recipiente di metallo bianco (zincato?) ; da questo recipiente il gas prodottosi passava in un tubo sempre dello stesso metallo che necessitava di essere riscaldato ad alta temperatura entro un camino verticale. Il riscaldamento non era dato direttamente dalle fiamme del fornello (per motivi di sicurezza) ma indirettamente dal vapore acqueo prodotto da una caldaia con acqua in ebollizione. il tutto per impedire il repentino raffreddamento del gas prima di essere introdotto nel pallone. L'aerostato venendo a mancare la spinta dell'idrogeno scendeva di quota automaticamente. Un tubo di cuoio sigillato con gomma liquida (nelle cuciture) garantiva l'ultimo tratto del passaggio del gas ovvero dalla bocca del camino all'interno del pallone che riempiendosi di idrogeno caldo riprendeva quota.

 
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view post Posted on 16/4/2012, 22:04
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Davvero interessante ed esauriente, grazie Luca!
Grazie anche a Fochista!
 
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view post Posted on 19/4/2012, 18:11
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Non poteva mancare :) :


 
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giulianot
view post Posted on 22/4/2012, 10:27




ahahah bellissimo il bottone Pogo
 
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view post Posted on 24/4/2012, 01:53
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Sti francesi erano incredibili con i bottoni ... ne ho visti dei più disparati .. degli aerostieri, degli addetti ai semafori o ai fari, degli allievi della scuola militare di trombetta (!) .. per piccolo che fosse il gruppo a cui appartenevano, stai tranquillo che avevano il loro bel bottone da lucidare .. :D :D
 
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giulianot
view post Posted on 25/4/2012, 08:07




ehehehe
 
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