Non posso fare che i miei complimenti, per come è stata fatta la ricerca.
Il fatto di non fermarsi solo al recupero dei reperti è veramente una cosa encomiabile.
Senza contare che si è dato un nome a delle tombe di ignoti.
Segnalo questo forum per chi volesse approfondire il discorso di recupero degli aerei della Seconda Guerra Mondiale.
www.archeologidellaria.org/Se si riuscisse a trovare qualche altro aereo della zona si potrebbe pubblicare un'altro libro.
Di quello che ho pubblicato io e i miei amici abbiamo avuto richieste dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna (si parla di 2 aerei americani e 2 inglesi), e ci hanno chiesto se era possibile fare la traduzione.
Fortunatamente abbiamo conosciuto , un'olandese di nome Dave, che però è nato in Rhodesia (attuale Zimbawe) che ha saputo delle nostre ricerche e uno dei 2 aerei inglesi era uno Spitfire pilotato da Ian Smith , che salvatosi con il paracadute è stato nascoto dai tedeschi da una famiglia di contadini locali vicino a Urbe. Il Signor Smith è diventato poi un importante uomo politico dell'ex colonia Britannica. E' stato un personaggio abbastanza discusso, ma adesso che è morto non è che in quel paese se la stiano passando molto bene.
Comunque Dave insieme ad un suo amico , anche lui ex cittadino rodesiano che adesso abita in Canada, sono venuti in Italia e hanno voluto essere accompagnati nel posto dove si è schiantato l'aereo e la cascina dove è stato ospitato e nascosto.
Per contraccambiarci dell'ospitalità che gli abbiamo offerto, ci stanno traducendo il libro in inglese, così da darlo pronto alla casa editrice.
Speriamo sia pronto per maggi-giugno.
Nel frattempo sulla rivista inglese "After the Battle" prossimamente verà pubblicato un articolo proprio sull'aereo di Ian Smith.
La storia è fatta anche da questi "insignificanti" episodi, ma che per alcuni sono stati veramente importanti.