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| La prima guerra di Indipendenza vide una grandissima partecipazione popolare in tutta Italia e per la prima e ultima volta i sovrani della penisola, più per paura di ulteriori rivolte che per vera convinzione, si unirono in una coalizione anti-austriaca inviando corpi di volontari e truppe regolari ad affiancare l'esercito sardo. L'Italia riponeva le sue fiducie in Carlo Alberto e in Pio IX, su cui negli anni precedenti si costruì un mito di "papa liberale" astro dei progetti neoguelfi. Il 21 marzo 1848 arriva nel Gran Ducato la notizia delle 5 giornate di Milano e Leopoldo II, cugino primo di Francesco Giuseppe, dichiarò guerra all'Austria e inviò circa 6000 tra volontari e regolari comandati dal conte Cesare de Laugier, veterano delle campagne napoleoniche, le truppe granducali si distinsero nella famosa battaglia di Curtatone e Montanara. Il 18 luglio, dopo la sconfitta della coalizione anti-austriaca, Leopoldo II istituì una medaglia commemorativa per tutti gli uomini che presero parte alla campagna ma nel gennaio del 1849 gli eventi in Toscana precipitarono e il Gran Duca fuggì presso Gaeta. A Firenze venne proclamata la repubblica presieduta dal triumvirato composto da Guerrazzi, Mazzoni e Montanelli, la situazione rivoluzionaria fu presto stroncata da un sanguinoso intervento austriaco chiesto dallo stesso Leopoldo II che nel luglio 1848 rientrava nei propri stati accolto da un popolo che aveva perso la fiducia nel suo sovrano. Dopo questa brevissima parentesi storica veniamo alla medaglia in oggetto, recentemente ritrovata a Torino, come vedete il volto del Gran Duca è stato eliminato e sostituito da una decorazione a cerchi concentrici per quanto questa modifica venga spesso datata al 1859/60 ,quando la Toscana venne annessa al Regno di Sardegna, io la vedrei più probabile nei fermenti popolari del 1848 successivi alla fuga di Leopoldo II e non ad una abrasione post cambio di sovrano, voi che ne dite?
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