Perseverando senza pietà ad annoiarvi con epitomi del libro di Marbot ( siamo più o meno a pag. 200, e sono solo 1300..), continuiamo con pagine che aprono un ampio squarcio sull’ambiente militare (e non solo militare) dell’epoca.
Alcune pagine curiose sono infatti dedicate a quello che rappresentò un vero “cancro” nella società dell’epoca: la “Mania del duello”, che provocò, specialmente in Francia ma non solo, una vera emorragia fra giovani e non giovani della società “bene” o militare. Ricordiamo, solo per fare un esempio, che anche un fratello del gen. Massena, Jean, fu ucciso in un duello.
In un capitolo della sua opera Marbot parla del
gen. Augererau, che abbiamo spesso trovato nelle cronache della Ia Campagna Napoleonica in Italia, anche in Val Bormida.
Questo “
superbo masnadiere”, come lo definì J. Elting, dalla vita avventurosa, si era arruolato a 17 anni, come Marbot, nell’esercito. Dopo vicende tumultuose, arruolamenti in Russia e Prussia, approdò finalmente nell’
Armèe francese, nel corpo dei Carabinieri, dove si fece presto la fama di “
gentiluomo dal duello facile”( Chandler,
I marescialli di Napoleone). In effetti “
la reputazione di buon tiratore che aveva, scrive Marbot,
lo costrinse a parecchi duelli”. Un giorno, mentre Augereau stava passeggiando a Parigi, un suo conoscente lo indicò, in presenza di altri militari, come
“una delle migliori lame di Francia”. Ciò bastò per infiammare la suscettibilità di un sottufficiale dei dragoni che pretendeva di essere migliore di lui. Così pochi giorni dopo arrivò ad Augereau una lettera del nostro dragone con un aut aut: Augereau doveva o riconoscerlo superiore, o battersi con lui.
Chi ha letto il romanzo di Conrad “
Il duello” - o ne ha visto la riduzione cinematografica ne “
I duellanti”- riconoscerà che la realtà superava la fantasia...
Augereau deve quindi accettare la sfida (lo imponeva il “codice d’onore”), affronta l’avversario, lo passa da parte a parte con un colpo di sciabola. Ma non finisce qui. L’avversario sopravvive, guarisce, lascia l’esercito, si sposa, diviene padre di otto (!) figli, piomba in miseria. Disperato, si presenta ad Augereau, nel frattempo diventato Maresciallo dell’Impero. Augereau lo riconosce, si impietosisce, lo invita a pranzo, gli dà del denaro e gli trova (così scrive Marbot) un posto di lavoro: insomma, è quasi la trama del romanzo di Conrad.
Così almeno scrive il nostro autore.
Ma l’assurda usanza del duello trova spazio in altre pagine di Marbot.
Ricorda, per es. che c’erano, all'interno dell’Armata napoleonica, rivalità che si trascinavano da decenni fra corpi diversi, rivalità di cui gli stessi attori non conoscevano più le origini e le cause, ma ancora sufficienti a scatenare duelli ogni volta che le due “tifoserie” si incontravano.
Marbot cita in particolare quelle tra i Gendarmi di Luneville e i Carabinieri: la situazione era talmente degradata che, scrive Marbot, per evitare un eccessivo spargimento di sangue le due formazioni avrebbero dovuto sorteggiare ciascuna i 12 migliori spadaccini che avrebbero dovuto battersi una volta per tutte: una sorta di Disfida di Barletta..
Fra i prescelti c’era un padre di 5 figli. Augereau (all'epoca ancora semplice sottufficiale) chiese e ottenne di prendere il suo posto. L’avversario di Augereau era un
"homme terrible, duelliste de profession qui (..) avait les jours précédents tué deux sergents des gardes francaises ». Augereau si reca al caffè che costui frequentava, lo provoca rovesciandogli una tazza di caffè addosso. Ne segue un duello nel quale Augereau lo passò da parte a parte con la spada.
Non sarà questo l’ultimo duello di colui che diventerà poi Maresciallo di Francia.
(continua? Dite voi…)
saluti
Pincus
Augereau, ormai duca di Castiglione, in divisa (o meglio, in costume..) di Maresciallo dell'Impero: una bella carriera..
Wojceich Kossak (1856-1942) duello
tra ussaro inglese e lanciere polacco
Edited by pincus - 9/11/2018, 08:58
